I Tecnici della Prevenzione al centro per la sicurezza sul lavoro. Incontro tra il Presidente della Regione Lazio e l'Ordine TSRM e PSTRP di Roma e Provincia.

Indomani dell’incontro svolto presso la Regione Lazio tra il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca e il Presidente dell’Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione di Roma e Provincia, Andrea Lenza, La Commissione d’Albo dei Tecnici della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro di Roma e provincia, vuole dare massima diffusione tra gli iscritti a questa importante iniziativa, che pone le basi per un dialogo costruttivo e partecipato, ed esprimere pubblicamente un sentito ringraziamento per aver dedicato, nel corso dell’incontro, un focus sulla nostra professionalità nella tutela della salute e sicurezza dei lavoratori.

Di seguito il contributo della Presidente e dei Consiglieri.

 

“Abbiamo accolto con soddisfazione le ultime dichiarazioni riguardo le nuove assunzioni di Tecnici della Prevenzione previste in vista del Giubileo 2025 presso le Aziende Sanitarie Locali della Regione - commenta la Presidente della CdA Martina Balzarotti - in modo propositivo, auspichiamo che grazie a questa nuova sinergia con il nostro Ente, possano essere intraprese ulteriori azioni di politica sanitaria regionale, volte ad incentivare l’assunzione di professionisti qualificati e regolarmente iscritti all’Albo dei Tecnici della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro degli Ordini TSRM e PSTRP, anche nelle altre Pubbliche Amministrazioni e nel settore delle imprese private”.

 

 

“Questo rappresenta l’inizio di un rapporto che sono sicuro sarà continuo e pieno di opportunità per entrambi gli enti e soprattutto per la collettività - ha dichiarato il Vice Presidente della Cda Danilo Di Terlizzi - Partendo dal fondamentale rinforzo degli organici di Tecnici della Prevenzione nelle ASL del territorio Regionale, finalizzato ad assicurare un sistema di prevenzione territoriale specialistico e competente, si dovrà, a mio parere, rinforzare anche il sistema di sviluppo della cultura sulla salute e sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro inserendo in tutte le attività previste dal Piano Regionale della Prevenzione la figura del Tecnico della Prevenzione; già formato e specializzato a livello universitario. Quindi, ad esempio, inserire la figura del Tecnico della Prevenzione come componente centrale nell’organizzazione dei Servizi di Prevenzione e Protezione Regionali e di tutte le strutture sanitarie accreditate oltre che pubbliche, nel centro Regionale Rischio Clinico, nelle attività di formazione obbligatoria e ulteriore di tutti i lavoratori della Regione, nella gestione delle maxiemergenze, nella pianificazione della safety di tutti gli eventi Regionali e in tutte le altre aree di competenza. Sono sicuro che tutto ciò comporterà un enorme beneficio per la tutela della salute di tutti i cittadini”.

 

 

“La soddisfazione è ancora maggiore se penso alla sottolineatura fatta nei comunicati stampa dell’imminente aumento degli organici dei Tecnici della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro presso i Dipartimenti di Prevenzione delle ASL, in particolar modo per i servizi dedicati alla tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Colgo l’occasione per ricordare che nel recente censimento nazionale di questi professionisti avevamo certificato che proprio nel Lazio nel periodo 2008-2024 c’è stata una riduzione dei Tecnici della Prevenzione impiegati di quasi 1/5, per un totale di 34 operatori sui 170 attivi. L’aumento delle attività per l’imminente Giubileo ci avevano spinto ad avanzare, nelle scorse settimane, una serie di proposte tra le quali voglio richiamare:
· attivazione tavolo per tutti i cantieri attivi
· attivazione tavolo per la gestione della sicurezza alimentare
· attivazione tavolo per il controllo della trasmissione delle malattie infettive (scabbia, TBC, legionella, le arbovirosi ecc.)
· definizione di percorsi per la presa in carico dei pellegrini del Giubileo, e per i turisti sempre!
Questi temi uniti ad un razionale attività connesse all’applicazione del DM 77 e delle progettualità legate al PNRR ci inducono a chiedere maggiori risorse anche per i colleghi impegnati in queste aree e quindi più TdP anche per i controlli delle filiere alimentari (SIAN-SVET) e quelli legati all’igiene pubblica (SISP).
Noi e la rete dei colleghi del Lazio non faremo mancare il nostro contributo di idee e proposte certi che la salute delle collettività e il miglior modo di rendere più efficace e più efficiente il nostro Servizio Sanitario Regionale" ha dichiarato Vincenzo DI Nucci consigliere della cda, Vice Presidente dell’Ordine TSRM PSTRP di Roma e Provincia con delega ai temi della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

 

 

“Interloquire direttamente con le istituzioni locali, nella fattispecie con la Regione Lazio da cui partono gli Input del nostro sistema prevenzionistico e di cui siamo i principali attori, è stato, sin dal nostro insediamento, uno degli obiettivi di questa commissione per la valorizzazione della professione - commenta il Consigliere della Cda Thomas Turay - a tal proposito, occorre rammentare che la quasi totalità dei LEA di Sanità Pubblica e degli obiettivi di tutela incombenti sulle Aziende Sanitarie del territorio regionale, sono ponderati sul numero di Tecnici della Prevenzione. In materia di sicurezza sul lavoro, così come nella sicurezza alimentare e nella sanità pubblica, questo si traduce, ad esempio, nel stabilire: il numero di iniziative di formazione e assistenza rivolte alla cittadinanza, il numero di controlli necessari per garantire un’adeguata vigilanza sulle attività produttive, le risorse da destinare all’attuazione dei Piani di Prevenzione e a consolidare il nostro rapporto con il territorio ecc...
Per tale motivo diviene indispensabile per i cittadini del Lazio, e in virtù del ruolo garantista che ricopre l’ordine nei loro confronti, porre al centro del dibattito le esigenze della classe professionale e la presa considerazione, del nostro ente, in tutti i processi decisionali, gestionali e di sviluppo delle politiche di tutela della salute e sicurezza. Non possiamo permetterci di vedere limitata la professionalità e il numero di colleghi a fronte delle crescenti esigenze derivanti dai sistemi per i quali, il nostro apporto, risulta indispensabile. Che non si limita esclusivamente a quello sanitario, ma si estende anche a quello ambientale dell'ARPA Lazio, della giustizia per conto delle Procure della Repubblica presso i 9 Tribunali presenti nella Regione e a quello economico con il sostegno che forniamo alle imprese operanti all’interno della Regione Lazio. Sono fiducioso che il nostro apporto possa arrivare già nei prossimi tavoli regionali di lavoro e nelle prossime occasioni in cui vengano discusse tematiche inerenti al nostro esercizio professionale”

 

 

“Le decisioni politiche corrette e funzionali si appoggiano sulla consapevolezza e sul dare ascolto a chi, quotidianamente, si occupa dello sviluppo lavorativo e formativo dei professionisti sanitari  - dichiara la Consigliere Romina Sezzatini - perseguire i vantaggi della prevenzione è possibile solo se si riconosce, al Tecnico della Prevenzione, la possibilità di operare in considerazione di un’adeguata gestione formativa e collocazione numerica. Come membro della CdA delegato alla formazione, percepisco questa esigenza, ed è nostra intenzione confrontarci ad esempio con i presidenti dei corsi di Laurea affinché le attività accademiche vengano sempre più strutturate e ampliate. La preparazione accademica dei Tecnici della Prevenzione deve essere articolata in virtù della sempre più complessa e ampia collocazione che trova nelle file della sanità; ed oggi, si sta necessariamente assistendo all’esigenza di aumentare e rafforzare le competenze specifiche da acquisire durante il percorso formativo. E’ un bisogno professionale che la comunità stessa indirettamente richiede. I nostri corsi di laurea presenti nella Regione Lazio afferiscono ad Atenei prestigiosi quali: l’Università Cattolica del Sacro Cuore, La Sapienza e Tor Vergata che hanno riconosciuto nel tempo l’evoluzione professionale ed accademica di questi sanitari. Vogliamo però che la nostra competenza, la nostra expertise, il nostro ruolo chiave nel mantenimento della salute pubblica, e di conseguenza sul SSN, siano riconosciute e valorizzate perché, nonostante tutto, vediamo la nostra professione e la nostra professionalità ancora messa in discussione da un retaggio culturale relativo alle professioni sanitarie, in particolare il settore della prevenzione, che la relega come la cenerentola nella formazione e nella cultura sanitarie. I cittadini hanno il diritto di avvalersi delle cure di professionisti quando la loro salute è compromessa ma chi gestisce le politiche sanitarie, deve offrire loro l’altrettanto diritto a prevenire eventi dannosi per la salute stessa, ed è un dovere sociale e morale, consegnare nelle mani di esperti qualificati, laureati, preparati del settore prevenzione tutte quelle azioni volte al mantenimento della salute, e questo incontro ci dà speranza per una futura e concreta per la realizzazione di questo impegno”.

 

leggi le notizie dell'incontro ai seguenti link:

https://www.xn--vocesanit-y1a.it/sanita-territoriale-avviato-dialogo-regione-lazio-ordine-tsrm-e-pstrp-roma/

https://www.quotidianosanita.it/lazio/articolo.php?articolo_id=123569