Il Rumore nell'era contemporanea. Il ruolo dei Tecnici della Prevenzione nell'Ambiente e nei Luoghi di Lavoro

Introduzione

Il 03 Marzo 2024 è stato il World Hearing day - Giornata mondiale dell’udito, voluta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) coinvolgendo Nazioni di tutto il mondo con l’obiettivo principale di integrare la cura dell’udito nell'ambito delle cure primarie.

In Italia il danno all’udito correlato all’esposizione sul posto di lavoro risulta essere tra le malattie professionali più diffuse e sottostimate dai lavoratori stessi.

L’esposizione prolungata nel tempo a livelli significativi di rumore in può provocare effetti negativi sulla salute, tra i quali la diminuzione permanente della capacità uditiva o l’ipoacusia da rumore. La continua meccanizzazione della produzione e l’introduzione di processi tecnologici continui hanno portato al moltiplicarsi delle fonti di rumore ed un aumento della percentuale di lavoratori esposti a questo fattore di rischio. Tra i settori maggiormente interessati troviamo l’edilizia, la metalmeccanica, i trasporti l’agricoltura.

 

Ruolo TDP

Il Tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro è impegnato nella gestione del rischio da rumore attraverso attività di studio, valutazione e analisi volte a gestire i pericoli ototossici negli ambienti di vita e di lavoro. Nello specifico del contesto occupazionale, alla fase valutativa in cui viene definito il quadro espositivo, segue poi l’implementazione di misure di prevenzione e protezione a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori esposti. Ad esempio attraverso la sostituzione di macchine, attrezzature o mezzi con altri meno rumorosi, la separazione fisica delle postazioni rumorose, o la scelta di dispositivi di protezione auricolari specifici per determinate frequenze.

 

CURIOSITA’

Un ambiente non salubre dal punto di vista acustico  costituisce  una condizione di pregiudizio per la salute umana in quanto, dalla letteratura scientifica, emerge che già a livelli espositivi compresi tra 65 e 70 db(A) di Livello continuo equivalente vi sia una correlazione tra esposizione al rumore e l’insorgenza di stati patologici.  Tuttavia, in ambiente di lavoro i danni uditivi non sono determinati in via esclusiva dal rumore ma anche dalla possibile combinazione con particolari sostanze chimiche, denominate “ototossiche”, Di fatti, l’esposizione a tali sostanze per via inalatoria o per contatto cutaneo, potrebbe rendere ancora più vulnerabile l’apparato uditivo ai danni meccanici dovuto al rumore.

Alcune delle sostanze ototossiche che si possono trovare negli ambienti di vita e di lavoro, sono:

  • nei solventi (es.: toluene, xileni, etilbenzene, stirene, esano, alcool n-butilico);
  • nei metalli (es.: piombo, mercurio, manganese);
  • negli asfissianti (es.: monossido di carbonio ed acido cianidrico).

 

contributo del Tecnico della Prevenzione Dott. Roberto Fabiani