“I racconti ai tempi del Covid19”, l’iniziativa per capire insieme come è cambiata la nostra professione

“La storia giudicherà tutti noi non solo su come siamo usciti da questa pandemia, ma anche sulle lezioni che abbiamo imparato e le azioni che abbiamo intrapreso una volta che è passata”

 

La nostra riflessione prende spunto dalle parole del direttore generale dell'OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, che nel briefing sul Coronavirus del 6 maggio ha aggiunto: «Mentre lavoriamo per rispondere a questa pandemia, dobbiamo anche lavorare di più per prepararci alla prossima. Adesso abbiamo l'opportunità per gettare le basi per sistemi sanitari resilienti nel mondo».

L’ATTIVITA’ DI PREVENZIONE

Così ci siamo chiesti in che modo il Covid19 sta cambiando il lavoro del Tecnico della Prevenzione e quali lezioni stiamo imparando.

Leggendo alcune dichiarazioni di politici ed esperti, si ha l’impressione che un TdP anche in occasione dell’attuale pandemia da SARS-Cov-2, si sia limitato a vigilare e controllare gli adempimenti previsti da DPCM, Ordinanze e Protocolli, venendo addirittura confuso, talvolta, con gli ispettori del lavoro e altri organi di vigilanza.

Ci piace pensare invece, che l’emergenza sanitaria, per quanto complessa, abbia rappresentato l’attesa occasione di dare spazio alla prima tra le competenze che dovrebbe contraddistinguere il lavoro di un TdP: l’attività di prevenzioneCosì come previsto dal nostro DM 58/1997, di cui spesso vengono messe in evidenza le attività di verifica e controllo in materia di igiene e sicurezza ambientale nei luoghi di vita e di lavoro, di igiene degli alimenti e delle bevande, di igiene di sanità pubblica e veterinaria, che seppur di notevole importanza, ci rappresenta come “Ispettori della ASL” e non come “Professionisti della Prevenzione” quali siamo.

I RACCONTI AL TEMPO DEL COVID19

Ma qual è stata quindi la nostra esperienza nel corso dell’emergenza e in che modo abbiamo modificato la nostra attività e come il nostro lavoro viene ancora oggi percepito da istituzioni e colleghi? Potremmo parlare di Team Operativi multidisciplinari, indagini epidemiologiche, interventi di vigilanza in strutture a rischio, controlli della filiera alimentare che non si è fermata, Servizi di Prevenzione e Protezione e consulenti di aziende alle prese con DPI, formazione degli operatori, assistenza alle imprese, e tante altre attività che quotidianamente ci vedono impegnati.

Vogliamo però avere una visione completa, anche e soprattutto con l’obiettivo di lasciare una grande testimonianza per gettare le basi a favore dei futuri colleghi e delle istituzioni.

Nel sito web della Commissione d’Albo apriremo a breve la sezione “I racconti al tempo del Covid19” dove avremo piacere di pubblicare la raccolta dei contributi autobiografici di ciascuno di noi Tecnici della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro iscritti (o in procinto di esserlo) all’Albo di Roma e provincia. Il bisogno di socialità è connaturato con la nostra natura umana. Fin dalla notte dei tempi ci siamo tramandati il sapere, le esperienze e le storie vissute in vari modi e secondo i canoni e le tecniche disponibili in quel tempo: siamo passati dalla tradizione orale ai post sui social, dai graffiti nelle grotte ai murales delle nostre città, dai papiri ai rotoli, dai libri ai blog nei siti internet, ecc.

Vorremmo raccogliere le storie di ciascuno di noi, un piccolo spaccato per raccontare e raccontarci le nostre certezze, le fatiche e le soddisfazioni del lavoro ben fatto che produce senso di appagamento. Cercare tra le pieghe delle nostre anime i motivi di quella spinta interiore che ci incita e spinge a darci da fare, che ci ha fatto non solo superare gli ostacoli ma anche andare oltre vincendo ansie, paure e dubbi. Quasi tutti abbiamo affrontato con successo la presa di coscienza che avremmo voluto essere migliori e più preparati, percezione che nonostante tutto non ci ha fermato.

Vorremmo fissare tutto questo qui e ora, prima che il tempo affievolisca tutto, prima che i ricordi svaniscano nell’oblio portando via con sé anche le nostre migliori emozioni. Le forme sono totalmente libere, ognuno scelga secondo il proprio gusto e la propria inclinazione.

Per saperne di più e per inviare il vostro contributo scriveteci all’indirizzo mail cda.tpall@tsrmpstrproma.it