Campagna vaccinale anti covid-19: alcuni chiarimenti

Un 2021 verso la rinascita

È il 27 Dicembre la data del 2020 che tutti aspettavamo: il Vaccine Day. Una data simbolica, come la primula, ad indicare la rinascita che dovrebbe attenderci nel 2021, grazie al vaccino.

Una data sospirata, soprattutto dai liberi professionisti sanitari esclusi in prima battuta dalla campagna vaccinale, sembrerebbe, ma integrati successivamente, grazie anche al sollecito inviato il 18 dicembre al Ministro della Sanità Roberto Speranza dal Presidente Alessandro Beux della Federazione Nazionale degli Ordini TSRM e PSTRP (FNO TSRM e PSTRP).

Recepisce l’appello la Regione Lazio che, nei primi giorni di Gennaio 2021, scrive a tutti i presidenti degli Ordini professionali della sanità (Biologi, Chimici Fisici, Ostetriche, Infermieri, Medici e Odontoiatri), compreso l’Ordine TSRM e PSTRP di Roma e provincia, per un coinvolgimento capillare nella raccolta delle adesioni dei professionisti operanti privatamente non in quiescenza. Un supporto quindi, quello richiesto all’Ordine, non compiti gestionali e organizzativi della calendarizzazione e dello smistamento della vaccinazione dei professionisti, che resta onere della Regione e delle ASL.

Nel frattempo, si legge nella nota del 6 gennaio, «La Regione Lazio ha avviato la campagna vaccinale anti SARS-CoV-2 presso le strutture sanitarie pubbliche e private accreditate, nonché presso le strutture residenziali per anziani. I soggetti da vaccinare saranno incrementati nelle prossime settimane coinvolgendo, in fasi successive, tutti i sanitari in attività nel territorio regionale, non operanti nelle strutture del SSR».

Il lavoro su Roma e Provincia e le segnalazioni dell’Ordine e delle Commissioni d’Albo

L’11 Gennaio l’Ordine TSRM e PSTRP di Roma e Provincia inizia quindi a raccogliere adesioni preliminari. Ma è di pochi giorni successiva, ovvero del 21 Gennaio, la notizia che sono sospese le dosi di Pfizer, sostituite da dosi AstraZeneca, e la Regione Lazio annuncia il rallentamento, tra le proteste delle Commissioni d’Albo di Roma e Provincia. Non viene sospeso, però, il lavoro di raccolta da parte del Responsabile alla Campagna di adesione alla vaccinazione, Dott.E.Fiorito, che prosegue senza sosta con la chiusura del form il 1 Febbraio e l’invio dei primi dati alla Regione Lazio entro la scadenza fissata al 15 Febbraio 2021.

Le Commissioni d’Albo discutono con l’Ordine la possibilità di assicurare a tutti i circa 19.000 iscritti l’adesione alla campagna oltre la scadenza fissata con la Regione, contemporaneamente all’invio dei dati e al sollecito delle chiamate.. Per questo motivo segnaliamo che è ancora attivo un form di prenotazione per tutti quelli che non hanno aderito al precedente.

Clicca qui per leggere i dettagli del cronoprogramma di adesione alla campagna di vaccinazione

Rallentamenti, disagi e solleciti

Passano i giorni e stridono alle orecchie di noi sanitari liberi professionisti le informazioni mediatiche di una campagna vaccinale che nella Regione sembra procedere secondo cronoprogramma, lasciando indietro il comparto sanità. Numerosi i professionisti vaccinati, mentre noi sanitari siamo pazientemente in attesa nelle retrovie.

Per questo motivo, ad una settimana dall’invio dei dati da parte del Responsabile Dott.E. Fiorito, mentre giunge all’Ordine la notizia che in alcuni HUB di Roma si sta procedendo alla vaccinazione di liberi professionisti iscritti all’Ordine senza alcuna autorizzazione ufficiale da parte della Regione Lazio, il Presidente dell’Ordine di Roma C.Dal Pont sollecita la Regione Lazio ad una tempestiva chiamata di tutti i professionisti che hanno aderito alla vaccinazione, come diritto di ciascun iscritto.

Ad oggi, tuttavia, i professionisti non sono stati chiamati e non si arresta la preoccupazione della nostra Commissione d’Albo TNPEE, composta per lo più da libere professioniste in attesa di vaccinazione, come gran parte degli iscritti. Dei 910 TNPEE presenti su Roma e Provincia, sono infatti circa 236 i TNPEE liberi professionisti che hanno aderito alla campagna, ovvero 236 TNPEE che ad oggi attendono ancora di essere chiamati dalla propria ASL di appartenenza per essere vaccinati.

Accresce la nostra preoccupazione – dichiara la Presidente Bellanca - il ritardo che le Aziende Sanitarie Locali hanno accumulato non solo nella vaccinazione dei liberi professionisti in regime privato, ma anche dei professionisti di diverse strutture ex articolo 26 della Provincia, in particolare afferenti alla ASL RM 1, 2 e 5. Sappiamo, tuttavia, che in altri servizi afferenti alle stesse ASL invece la vaccinazione degli operatori si è già conclusa, in alcuni casi è stata avviata proprio in questi giorni o è prossima alla conclusione”.

Un dato che rassicura solo in parte, infatti “Pur comprendendo le problematiche legate alle inevitabili difficoltà organizzative, lo stop della distribuzione pfizer e i ritardi nell'approvvigionamento delle dosi necessarie – prosegue la Presidente Bellanca - è doveroso segnalare con tempestività alla Regione quanto appreso dall’analisi capillare del territorio da parte della Commissione d’Albo e dall’Ordine.”

L’importanza del vaccino per gli operatori dell’età evolutiva

Tra gli operatori del comparto sanità, i TNPEE sono una delle professioni sanitarie più esposte, sebbene non direttamente impegnate nel contrasto alla pandemia. Infatti, come stabilito all’interno dei DPCM susseguiti nel corso dei mesi a partire da Maggio, è posta deroga per le persone con disabilità per il rispetto della distanza di sicurezza e per l’uso dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) per se stessi e per l’operatore.

A differenza di altre professioni, il TNPEE opera esclusivamente con pazienti in età evolutiva interessati da disturbi del neuro sviluppo, che nella maggior parte dei casi non indossano dispositivi di protezione e non li tollerano sul proprio terapista. Pertanto, senza le dovute e necessarie tutele, vi è un maggior rischio di esposizione della salute propria, dei pazienti e di tutta la loro rete sociale, proprio quando è alto l’allarme, lanciato dalle Associazioni di Medici e Pediatri, di un aumento dei casi di positività tra i bambini.

Vicinanza e impegno

Come libere professioniste viviamo e comprendiamo il forte disagio che attualmente la categoria sta affrontando e siamo in ascolto di tutte le situazioni territoriali. Per tale motivo è costante il nostro impegno a portare all’attenzione degli organi competenti, nelle sedi e modalità opportune, la voce di questo disagio professionale. Ricordiamo tuttavia che l’acquisto e la distribuzione dei vaccini e la calendarizzazione delle vaccinazioni sono di competenza del Governo in primis, della Regione Lazio in secundis, e ad esse si riferiscono non solo i numeri, già imponenti, dei professionisti sanitari, ma di tutta la popolazione.

La Regione ha più volte assicurato all’Ordine di Roma che sarà imminente la chiamata dei professionisti sanitari iscritti tramite compilazione del form ufficiale. Fiduciose che il rinnovato sollecito da parte del Presidente C. Dal Pont e della nostra Commissione d’Albo si concretizzi nella chiamata alla vaccinazione per tutti noi iscritti, restiamo a disposizione per raccogliere ulteriori segnalazioni e farci portavoce nelle sedi opportune.

Nel frattempo, rinnoviamo l’invito a tutti gli iscritti a fare sempre riferimento ai nostri indirizzi istituzionali. Comprendiamo che questo spesso possa richiedere tempi di attesa maggiori, ma assicura ufficialità ed equità. Le informazioni che circolano sui social, se pur celeri, possono non solo fuorviare il professionista, ma anche essere causa di maggiori iniquità e rischiare di concretizzarsi in processi demagogici privi di azioni concrete nel dialogo incisivo con le istituzioni.

La Commissione d’Albo resta a disposizione per ulteriori chiarimenti, garantendo informazioni ufficiali, certe e verificate.

Dott.ssa Stefania Cortese, Editor