TNPEE, tutti i segreti del percorso formativo. Valente (Sapienza): «Contatto col bambino fa cambiare studenti. Importante fare ricerca»

La professoressa Donatella Valente, Presidente del Corso di Laurea TNPEE e dirigente dell’Umberto I, ha spiegato: «Nostri corsi molto ambiti, entro un anno tutti trovano lavoro. Master e laurea magistrale, importante proseguire». Dott.ssa Bellanca (CdA TNPEE): «Lotta all’abusivismo tra le nostre priorità, garantiamo cittadini e professionisti».

 

«Noi vediamo gli studenti dal primo al terzo anno cambiare: il contatto con il bambino e l’acquisizione di strumenti per aiutarli fanno maturare i nostri ragazzi». Con queste parole la professoressa Donatella Valente Direttore UOC di Riabilitazione e Formazione delle Professioni Sanitarie presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Umberto I di Roma e Professore associato in Scienze Infermieristiche e Tecniche Neuropsichiatriche e Riabilitative all’Università La Sapienza descrive il cambiamento che avviene negli studenti che frequentano il corso di laurea in Terapia della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva. La formazione è stata uno dei temi al centro della video intervista dell’Ordine TSRM e PSTRP dedicata ai TNPEE che, oltre alla professoressa Valente, ha visto ospite al Dott.ssa Pamela Bellanca, Presidente della Commissione d’Albo dei TNPEE di Roma e Provincia.

«Il nostro primo impegno come CdA è stato quello di valutare i titoli degli iscritti al nostro Albo e anche di coloro che hanno fatto richiesta di iscrizione agli elenchi speciali – spiega Bellanca -. Questo è importante perché vagliare e monitorare l’adeguatezza dei titoli degli iscritti a un albo significa garantire la salute dei cittadini, permettendogli di essere seguito da un professionista che ha fatto un percorso di studi e ha le competenze riconosciute a livello sanitario per seguire quella determinata patologia. Allo stesso tempo tutela i professionisti perché garantisce ai professionisti in possesso del titolo di poter esercitare il proprio lavoro bloccando tutti coloro che potrebbero esercitare abusivamente la professione di cui non sono competenti e formati. Inoltre per i TNPEE avere una commissione d’Albo significa finalmente avere un organo istituzionale che può rappresentare i professionisti in tutti i tavoli di lavoro regionali, provinciali, universitari».

La professoressa Valente, che è anche presidente del corso di Laurea TNPEE, ha invece spiegato qual è il percorso di studi necessario per svolgere la professione di TNPEE: «Si tratta di corsi di laurea molto ambiti perché, secondo i dati Almalaurea, entro un anno tutti i laureati nelle professioni di area riabilitativa trovano una occupazione». Al corso di laurea si accede con il diploma di scuola media secondaria e l’accesso è regolato dal numero chiuso.

«Il nostro corso al primo anno lo dedichiamo allo studio dello sviluppo tipico del bambino con tirocini nelle scuole materne e negli asili nido – spiega la professoressa Valente -. Il secondo anno invece è dedicato allo studio delle patologie, alla valutazione delle stesse e alla presa in carico del bambino. Il terzo anno è dedicato ad imparare ad elaborare un programma riabilitativo a seconda delle diverse patologie».

«I nostri terapisti curano le disfunzioni del Sistema nervoso centrale – continua Valente -. Chi ha deciso di intraprendere questo percorso formativo vuol dire che ha delle attitudini particolari, che è portato ad aiutare gli altri, in particolare i bambini. A questi studenti mi sento di dire che hanno scelto una delle professioni più belle perché pur essendo faticosa a volte anche fisicamente ma soprattutto emotivamente, cosa c’è di più bello che aiutare il prossimo avendo le giuste competenze?».

Valente ha poi sottolineato l’importanza di fare ricerca e continuare il percorso di studi: «Noi dobbiamo prospettare agli studenti di possibilità di continuare gli studi. Ora ci sono le leggi, con gli Albi e i Master riordinati abbiamo concluso la parte applicativa di tutte le normative. Abbiamo il percorso a tre livelli come in tutta Europa. Dobbiamo sollecitare gli studenti a frequentare la laurea magistrale con la quale si può insegnare, si può accedere alla carriera universitaria, si può fare ricerca e accedere ai master».

Alla videointervista ha partecipato anche il Responsabile Comunicazione dell’Ordine TSRM e PSTRP di Roma Emanuele Fiorito: «Il tema della formazione e dei professionisti sanitari del futuro è uno dei più importanti per noi. Il ricambio generazionale è una delle priorità per il nostro Sistema sanitario e per l’Ordine e mi unisco all’auspicio di vedere sempre più studenti completare il ciclo formativo e intraprendere anche la carriera universitaria nei nostri Corsi di laurea».