La presa in carico precoce in Salute Mentale

Secondo i dati dell’OMS nel mondo il 10-20% di bambini e adolescenti soffre di disturbi mentali. La metà di tutte le patologie mentali inizia entro l’età dei 14 anni e circa il 75% di disagi psichiatrici comincia entro i 25 anni. Nei Paesi a basso e medio reddito, una percentuale ampia che va dal 76% all’85% delle persone con disturbi mentali non riceve alcun trattamento, mentre nei paesi ad alto reddito si scende a valori che variano tra il 35% e il 50%. Spostandoci su scala nazionale, in Italia gli utenti psichiatrici assistiti dai servizi specialistici nel corso del 2018 ammontano a 837.027. La richiesta d’aiuto e l’incidenza di diverse patologie risultano in aumento, nonostante i dati riportino la scarsa implementazione di interventi di reinserimento socio-lavorativo e di presa in carico territoriale. Difatti solo il 4,5% di questa popolazione è in possesso del titolo di laurea e solo il 29 % dei soggetti trattati ha un’occupazione lavorativa, senza contare la fetta di popolazione non trattata.

Come intervenire per ridurre questi numeri e favorire il reinserimento?

Elemento cardine dell’intervento in psichiatria, che ha un impatto determinante sulle possibilità di ripresa e di inserimento del soggetto in difficoltà, è l’intervento precoce. Il termine “intervento precoce” fa riferimento a due aspetti sostanziali della gestione della Salute Mentale: l’area della prevenzione, con l’individuazione dei soggetti a rischio, e l’intervento tempestivo al primo episodio di malattia. Le situazioni croniche e più complesse sono spesso esito di un mancato riconoscimento di quei segnali che rappresentano il “campanello d’allarme” della presenza di un problema, della difficoltà di rivolgersi ad un servizio, del disorientamento di molti familiari che non possiedono gli strumenti necessari per gestire le problematiche conseguenti di un disturbo psichiatrico.

Cosa deve tenere presente dunque chi opera nei Servizi di Salute Mentale?

È fondamentale che ogni intervento sia immediato in linea con il bisogno dell’utente e che sia parte di una rete più ampia.  Coinvolgere i Medici di Medicina Generale, le Scuole e le famiglie al fine di promuovere sia il riconoscimento delle situazioni a rischio che l’intervento tempestivo in caso di esordio di patologia. L’intervento precoce permette una maggiore remissione sintomatologica con un margine più ampio di ripresa e la possibilità effettiva di realizzare un percorso personale, clinico e sociale di Recovery. Tutto ciò permette inoltre di ridurre la paura e lo stigma familiare e sociale che spesso accompagna queste situazioni.

È possibile fare esempi di interventi che racchiudono questi elementi cardine?

Un intervento innovativo che è fondamentale citare è l’Open Dialogue, introdotto in Finlandia. Si tratta di un intervento basato sulla concezione della “Crisi” in qualità di evento portatore di significato e risposta ad una situazione altamente stressante e non più come evento imprevedibile e incomprensibile. L’intervento prevede che un’equipe multidisciplinare intervenga entro 24 ore dalla richiesta di aiuto e direttamente al domicilio della persona in difficoltà, promuovendo una nuova rappresentazione del problema e delle alternative di gestione attraverso il dialogo aperto e la comunicazione chiara e completa con la persona e tutto il suo contesto familiare.

Tale intervento non rappresenta solo una strategia di gestione bensì la traduzione pratica di una forma mentis che pone l’accento sull’accettabilità della patologia, sulla possibilità di gestione e sull’immediato riconoscimento, diminuendo così conseguenze spiacevoli, tra cui il tasso di suicidi e delle ospedalizzazioni, il carico oggettivo e soggettivo familiare e la cronicizzazione. Tutto ciò inoltre ci permette di concentrare gli obiettivi terapeutico-riabilitativi su possibilità quali il reinserimento sociale e la sperimentazione di uno stato di maggiore benessere.

Giusy Stella

Valerio De Lorenzo

CdA Tecnici della Riabilitazione Psichiatrica

 

Fonti

Identificazione precoce negli stati mentali a rischio e intervento precoce negli esordi psicotici, Programma Dipartimentale Esordi Psicotici AUSL Ferrara, R. Bertelli, 2015

Open Dialogue, un intervento innovativo con la famiglia e la rete sociale nel Dipartimento di Salute Mentale di Caltagirone Palagonia - Nuova Rassegna di studi psichiatrici, Rivista Online di Psichiatria, 6 Aprile 2017

Rapporto Salute Mentale. Analisi dei dati del sistema informativo per la Salute Mentale (SISM) – Anno 2018