L’8 febbraio u.s. è stato presentato dalla Direzione Regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria il documento relativo ai PDTA delle demenze della Regione Lazio. In rappresentanza dei Logopedisti, il collega Giuseppe Mancini ha collaborato insieme a numerosi stakeholder tra cui la Direzione Regionale per l'Inclusione Sociale, l'Istituto Superiore di Sanità, il Dipartimento di Epidemiologia del SSR del Lazio, le Aziende Sanitarie regionali, l'Associazione dei pazienti e dei familiari, le Società scientifiche di riferimento e i referenti degli Ordini Professionali.
'E’ stato un lavoro lungo, complesso ma condotto con grande professionalità, competenze ed entusiasmo da parte di tutti coloro che ogni giorno vivono le difficoltà che emergono dal gestire una patologia così complessa come quella delle demenze (...) Invito tutti i colleghi a prendere visione del documento che non rappresenta certo un punto di arrivo ma sicuramente uno valido strumento di sensibilizzazione e di cultura di sanità pubblica' commenta il dott.Mancini.
Come riporta il documento nel paragrafo dei dati epidemiologici, le demenze rappresentano una priorità per la salute pubblica in quanto in termini di impatto globale alle demenze è da imputare circa il 70 % del carico di malattia (1 caso di demenza ogni tre secondi) con gravi ricadute sul sistema sanitario, costi e qualità della vita non solo dei pazienti ma anche dei loro familiari.
Soddisfatta del lavoro svolto è anche Tiziana Rossetto, Presidente Commissione di albo nazionale Logopedisti, che sottolinea come 'Il Logopedista è uno dei Professionisti che opera in questo ambito, dalla Prevenzione agli interventi di cura al sostegno ai caregiver, abbiamo l’obbligo di diffondere questo modello di buone pratiche e di operare nei diversi territori, affinché si possa concretizzare anche nelle diverse realtà'.
La CdA Logopedisti di Roma si unisce all'invito della Presidente nel 'prendere visione del documento, diffonderlo tra i vostri iscritti, creare alleanze e rafforzare i contatti con le Associazioni Scientifiche per fare formazione, fare rete con le Associazioni dei malati e creare una sinergia inter-Cda per richiedere congiuntamente ai vostri Ordini, di promuovere analoghi tavoli tecnici per tali progetti nelle vostre Regioni'.