“Lavorare con una disabilità”, l’Ordine di Roma al convegno promosso in Regione Lazio

“Lavorare con una disabilità”, l’Ordine di Roma al convegno promosso in Regione Lazio

Si è svolto in Regione Lazio l’incontro “Lavorare con una disabilità”, promosso dalla testata giornalistica Donna in affari, evento al quale ha aderito l’Ordine di Roma e a cui ha partecipato l’Assessore della Regione Lazio a Scuola, Ricerca, Formazione, Merito, Lavoro, Giuseppe Schiboni. Hanno partecipato il Presidente dell’Ordine Andrea Lenza, Nicola Titta, Vice Presidente commissione d’Albo degli Educatori professionali, Ambra Pierantoni, Vice Presidente Commissione d’Albo Tecnici della Riabilitazione Psichiatrica, Luigia Fioramonti, Presidente della Commissione d’Albo dei Terapisti occupazionali, Francesca Del Gado, membro della Commissione d’Albo dei Logopedisti.

Obiettivo dell’incontro è stato quello di fornire informazioni utili alle persone con una disabilità per l’accesso o il rientro al lavoro e ai datori di lavoro che vogliono assumere una persona con disabilità, tenendo conto della figura della figura del “Disability Manager” e valutando i vari aspetti da implementare, a partire dall’ICF, dalla Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità, dalla normativa regionale e nazionale.

«Le professioni sanitarie afferenti l’Ordine TSRM e PSTRP offrono un grande contributo alla presa in carico delle persone con disabilità, collaborando al rispetto e alla valorizzazione delle diversità e al superamento degli stereotipi nell’ottica di un generale miglioramento del benessere negli ambienti di lavoro e di vita. Continueremo a lavorare per promuovere una piena integrazione al fianco di associazioni e famiglie» ha sottolineato Andrea Lenza.

Dagli interventi è emersa la necessità di accrescere momenti di conoscenza e incontro tra i professionisti sanitari, le associazioni di utenti e le imprese affinché sia possibile garantire inserimento e reinserimento lavorativo per le persone con disabilità garantendo il diritto al lavoro, alla dignità della persona e allo sviluppo di un progetto di vita.

Per Nicola Titta «le politiche attive per il lavoro ad oggi non prendono in considerazione le attività di avviamento al lavoro e alla formazione per le persone disabili. La questione essenziale sarebbe organizzare una cabina di regia distrettuale che unifichi tutti i servizi sociali sanitari e quelli dedicati al lavoro per un accompagnamento reale della persona».

«Il tecnico della riabilitazione psichiatrica ha un ruolo fondamentale all’interno dei servizi al fine di promuovere l'inclusione lavorativa delle persone con problemi di salute mentale, inclusione lavorativa che assume un ruolo centrale entro l’approccio bio-psico-sociale alla cura» ha sottolineato Ambra Pierantoni.

«Il Terapista Occupazionale ha un ruolo chiave, tra le altre cose, nel valutare l’accessibilità domiciliare e del posto di lavoro, l’abbattimento delle barriere architettoniche e la progettazione degli adattamenti ergonomico-funzionali oltre alla valutazione della capacità lavorativa di base, delle capacità sociali e delle competenze strumentali ed individuali e la progettazione di strategie per la prevenzione degli infortuni e addestramento all’uso di ausili per favorire l’autonomia personale» ha spiegato Luigia Fioramonti.

Per Francesca Del Gado «gli operatori sanitari devono promuovere cultura e portare avanti una rivoluzione copernicana ripensando all’integrazione come un vantaggio per la società. Abbiamo gli strumenti per elaborare insieme un Piano Personalizzato Partecipato in cui tutti cooperano facendo riferimento al modello bio-psico-sociale. Dobbiamo anche guardare con attenzione agli ambienti di vita e di lavoro che devono modificare il modo di accogliere la disabilità guardando ad ognuno come una risorsa».