Dal 28 aprile sono in vigore nuove norme sull’obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie. L’Ordinanza limita l’obbligatorietà delle mascherine negli ospedali ai reparti a maggior intensità di cura e con i pazienti più fragili oltre alle Rsa.
«Questo testimonia che finalmente stiamo uscendo da questa terribile pandemia che ha limitato le nostre vite negli ultimi tre anni. Guardiamo con ottimismo al futuro, ma siamo pronti in caso di nuove emergenze a intervenire tempestivamente per continuare a salvaguardare la salute pubblica e i nostri cittadini» ha detto il Ministro della Salute Orazio Schillaci.
Nel dettaglio l’Ordinanza ha stabilito che è fatto obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie ai lavoratori, agli utenti e ai visitatori delle strutture sanitarie all’interno dei reparti che ospitano pazienti fragili, anziani o immunodepressi, specialmente se ad alta intensità di cura.
L’obbligo è esteso ai lavoratori, agli utenti e ai visitatori delle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali, comprese le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistenziali, gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti.
Nelle altre strutture sanitarie e nelle sale di attesa, la decisione sull’utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie da parte di operatori sanitari e visitatori resta alla discrezione dei titolari e delle direzioni sanitarie, che possono disporne l’uso anche per tutti coloro che presentino sintomatologia respiratoria.
Non hanno l’obbligo di indossare il dispositivo di protezione delle vie respiratorie: a) i bambini di età inferiore ai sei anni; b) le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, nonché le persone che devono comunicare con una persona con disabilità in modo da non poter fare uso del dispositivo.
L’ordinanza produce effetti dal 1° maggio 2023 al 31 dicembre 2023. Dalla disamina delle norme sopra riportate l’uso delle mascherine negli studi resta consigliato, nonché necessario in presenza di pazienti fragili, anziani o immunodepressi; ciò, anche nella considerazione dell’andamento degli indici di infezione e dell’opportunità di adottare in maniera standardizzata misure di contenimento dei fattori di compromissione dell’integrità psicofisica delle persone assistite.