Solo per un CdA, quella dei Tecnici Ortopedici, non è stato possibile votare a causa di alcuni vizi di forma. In tutto 242 i candidati in corsa. In merito ai disguidi della giornata del 26 settembre, la FNO TSRM e PSTRP annuncia che «lavorerà per ricercare e valutare con la dovuta attenzione tutti gli elementi alla base dell’accaduto»
Si sono concluse le operazioni di voto per le elezioni delle Commissioni d’Albo nazionali, i massimi organi di rappresentanza delle professioni afferenti all’Ordine TSRM e PSTRP, che si sono svolte a Roma il 26, 27 e 28 settembre. Come comunicato dalla FNO TSRM e PSTRP, non è stato possibile procedere all’elezione per la Commissione d’Albo dei Tecnici Ortopedici per alcuni vizi di forma, ma la votazione verrà recuperata quanto prima.
«Nella notte si è concluso lo scrutinio delle schede e sono risultate elette 18 Commissioni di albo nazionali, con le quali ci congratuliamo e alle quali auguriamo un sereno e proficuo lavoro, all’interno di relazioni e modalità operative anche in questo caso senza precedenti e da definire insieme – si legge in una nota della Federazione Nazionale -. Ringraziamo tutti coloro che hanno contribuito al raggiungimento di questo importante risultato, non scontato in questo periodo storico, che garantisce alle singole professioni la massima rappresentanza istituzionale. Nei prossimi giorni, sulla base di quel che ci verrà consegnato dalla Commissione elettorale, procederemo con i previsti adempimenti formali».
In base al Decreto del Ministero della Salute del 4 giugno 2020 avevano diritto di voti i presidenti delle Commissioni d’Albo territoriali, eletti invece nella tornata dell’autunno 2019. Ciascun presidente disponeva di un voto per ogni 100 iscritti e frazione di almeno 50 iscritti al rispettivo albo: nel caso in cui gli iscritti al rispettivo albo siano meno di 100 il presidente della commissione di albo territoriale dispone comunque di un voto.
In tutto 242 i candidati, secondo i dati elaborati da Angelo Mastrillo (Segretario della Conferenza Nazionale Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie): a fare la parte del leone il Lazio e la Lombardia (33 e 26 candidati). L’età media dei candidati era di 49 anni. In generale il più giovane candidato aveva 23 anni, il più grande 83 anni. Nella maggior parte delle professioni c’era solo una lista in corsa. Due liste contrapposte si affrontavano tra i Podologi, i Tecnici della Fisiopatologia Cardiocircolatoria e Perfusione Vascolare, gli Assistenti Sanitari e i Tecnici Sanitari di Radiologia Medica. Tre liste in lizza tra gli Educatori Professionali e i Tecnici di Laboratorio Biomedico.
In merito ad alcuni disguidi occorsi nella giornata del 26 settembre, il Comitato centrale della Federazione fa sapere di essere «profondamente dispiaciuto per quanto accaduto e per quanto è stato patito dai colleghi e non esiterà a farsi carico delle eventuali responsabilità a lui ascrivibili». Inoltre che «l’accaduto non è in alcun modo riconducibile ai Presidenti e ai Consigli direttivi degli Ordini, mai coinvolti nell’organizzazione» e che «lavorerà per ricercare e valutare con la dovuta attenzione tutti gli elementi alla base dell’accaduto, perché i soli aspetti logistici e organizzativi non appaiono sufficienti a giustificarlo».