La Commissione d’Albo degli Ortottisti ed Assistenti in Oftalmologia di Roma e provincia ha diffuso le Raccomandazioni di Prevenzione e Controllo delle Infezioni (IPC) che devono essere adottate sulla base delle evidenze scientifiche e delle indicazioni dell’OMS
Florence Nightingale, la fondatrice dell'assistenza infermieristica moderna, ha scritto: «L’assistenza è un’arte; e se deve essere realizzata come un’arte, richiede una devozione totale ed una dura preparazione, come per qualunque opera di pittore o scultore; con la differenza che non si ha a che fare con una tela o un gelido marmo, ma con il corpo umano, il tempio dello spirito di Dio. È una delle Belle Arti. Anzi, la più bella delle Arti Belle».
Durante questo periodo critico appare fondamentale ricordare l’importanza di tutte le professioni che si sono sempre occupate della salute del paziente. Dal medico all’infermiere, fino alle 19 professioni sanitarie che non hanno mai smesso di portare avanti i loro obiettivi lottando contro il virale nemico invisibile.
Come ha sottolineato il Presidente della Federazione degli Ordini dei TSRM-PSTRP Alessandro Beux, al fronte non ci sono solo medici e infermieri ma anche decine di migliaia di professionisti sanitari impegnati in prima linea, sottoposti allo stesso stress e allo stesso rischio. Tutte e 19 le professioni sanitarie, dal tecnico sanitario di radiologia medica al fisioterapista, dal logopedista all’ortottista, etc… stanno continuando a lavorare per tutelare la salute delle persone. Riconoscere il loro operato come parte integrante della storia assistenziale di questa pandemia è essenziale.
LE RACCOMANDAZIONI ANTI COVID19 PER GLI ORTOTTISTI
Al fine di prevenire e limitare la diffusione del Sars-CoV-2 e della patologia correlata (COVID-19), la Commissione d’Albo degli Ortottisti ed Assistenti in Oftalmologia di Roma e provincia ha diffuso le Raccomandazioni di Prevenzione e Controllo delle Infezioni (IPC) che devono essere adottate sulla base delle evidenze scientifiche e delle indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Clicca qui per scaricare
Tali raccomandazioni hanno l’obiettivo di ridurre la trasmissione associata all’assistenza sanitaria ed il rischio di amplificazione del contagio da parte delle strutture sanitarie; aumentare la sicurezza del personale, dei pazienti e dei visitatori; applicare le misure di prevenzione razionali e sostenibili, anche in relazione all’utilizzo dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI).
Considerando che l’Ortottista ed Assistente in Oftalmologia svolge la propria attività ad una distanza di 30-50 cm dal paziente e che, nella maggior parte dei casi, il paziente è un bambino che viene tenuto in braccio dal genitore/accompagnatore la cui presenza espone l’ortottista a maggior rischio, risulta ancor più fondamentale conoscere le misure di prevenzione e contenimento del contagio.
L’emergenza Covid-19 sottolinea ancora una volta l’importanza dei servizi sanitari territoriali e distrettuali, di una collaborazione multidisciplinare e di un utilizzo appropriato della figura del professionista sanitario.
LA FASE 2 DELL’EMERGENZA
La pandemia Covid-19 ha portato ad un completo riassetto organizzativo e formativo. L’esigenza di sospendere tutte le attività libero professionali ad esclusione di quelle considerate indifferibili per la salute delle persone assistite, ha chiaramente portato ad una Fase 2 caratterizzata da un consistente aumento della domanda e ad una necessità di riorganizzare la gestione e programmazione delle prestazioni sanitarie.
Per agevolare le oberate unità operative di oftalmologia, al fine di riequilibrare la grande quantità di richiesta di prestazioni e la loro erogazione, al termine della pandemia potrà essere necessario istituire check point di follow up di valutazione clinica e strumentale territoriali.
L’Ortottista ed Assistente in Oftalmologia avrà quindi un ruolo chiave in questa nuova fase di riorganizzazione gestionale finalizzata a garantire l’erogazione di tutti i servizi riguardanti la prevenzione, riabilitazione, follow up, gestione della domanda/offerta, servizi di assistenza territoriale, programmazione dell’assistenza in una visuale di collaborazione e integrazione delle prestazioni territoriali e ospedaliere.