Alla luce dell’attuale crisi COVID-19, i Terapisti Occupazionali e tutti gli altri professionisti sanitari si stanno orientando verso la telemedicina come valido supporto alle classiche metodologie di intervento; molti stanno lavorando attivamente per lanciare nuove soluzioni. I Terapisti Occupazionali, in questo periodo, consapevoli dell’importanza della routine, dei ruoli, degli interessi e delle attività significative si sono impegnati per sostenere a distanza tutte quelle persone che a casa propria si sono ritrovano sole, isolate o anche in una situazione di deprivazione occupazionale.
LE POTENZIALITA’ DELLA TELEMEDICINA
La telemedicina cambierà il modo in cui pratichiamo le nostre attività e avrà un impatto sulla nostra professione in modi che non abbiamo ancora immaginato. Questo termine si riferisce a tutti quei servizi medici forniti su una piattaforma tecnologica. Praticamente qualsiasi forma di assistenza medica fornita attraverso la tecnologia rispetto a quella di persona può essere considerata telemedicina. Ciò significa che alcuni potrebbero già utilizzarla senza nemmeno saperlo. Utilizzare una piattaforma di messaggistica sicura per scambiare messaggi con i pazienti ne è un esempio.
TELEMEDICINA E TERAPIA OCCUPAZIONALE
In Terapia Occupazionale può essere messa in atto sia con video in diretta che con attività registrate o documenti inviati al paziente. Ma utilizzare la telemedicina non è solo accendere un pc. I nostri pazienti sono rimasti gli stessi ma le dinamiche sono cambiate. Potremmo non essere in grado di controllare tutti gli aspetti dell'ambiente del paziente: distrazioni, problemi di connessione e via dicendo. Tutto ciò ci mette nelle condizioni di dover pianificare i nostri interventi in maniera differente. Non è da sottovalutare il fatto che i nostri pazienti potrebbero non essere in grado di utilizzare correttamente la tecnologia necessaria, ne risulterebbe un grosso ostacolo per la performance dell’attività. Potrebbe risultare utile provare una sessione tra terapisti, mettendo alla prova il processo e l'esperienza del paziente.
Una delle cose fondamentali sarà quella di preparare tutto il materiale prima di iniziare una sessione di telemedicina per evitare i cosiddetti “tempi morti”. Non sarà mai infallibile, ma la preparazione può fare molto per mantenere il controllo della sessione. Sarà utile predisporre una serie di attività di ripiego nel caso in cui si presentassero problemi con quanto pianificato. Preparare il paziente suggerendo di predisporre i dispositivi necessari alla sessione in un luogo tranquillo è sicuramente un buon punto di partenza. Uno spazio che lo possa mettere a proprio agio e, magari, limiti le distrazioni. Fornire una check list con il materiale che sarà necessario e servirà ad agevolare la performance dell’attività e a preparare l’eventuale intervento di un caregiver per lo svolgimento della stessa. Il passaggio alla telemedicina richiederà ulteriori lavori pre-sessione fino al raggiungimento di un buon ritmo, sarà importante perciò prestare attenzione al tempo necessario per concludere la sessione, valutare quindi quali giochi/attività funzionano bene sulla telemedicina e migliorare le sessioni future.
Altro aspetto importante a cui prestare attenzione sono le piattaforme da utilizzare per le sessioni di telemedicina che devono rispettare gli stretti criteri di rispetto della privacy dei nostri pazienti. Nel prossimo futuro sarà necessario approfondire le nostre conoscenze su questi aspetti attraverso specifici corsi di formazione. Ricordiamo inoltre che non è cambiata solo la vita dei nostri pazienti ma anche la nostra ed è quindi importante strutturare le giornate in modo da poter rendere più facile, lineare e produttivo il nostro impegno consentendoci di staccare e mantenere la nostra routine, impostando le "ore d'ufficio" per separare la casa dal lavoro
Per approfondire:
Rapporto ISS COVID-19 • n. 12/2020