Triage telefonico, sanificazione, DPI: com’è cambiato il lavoro del Podologo con il Covid19

Triage telefonico, sanificazione, DPI: com’è cambiato il lavoro del Podologo con il Covid19

Il periodo che stiamo vivendo è sicuramente uno dei più complicati e sofferti, da un punto di vista sanitario, sociale ed economico, che ci siamo trovati ad affrontare nella nostra storia moderna.

La pandemia da Covid19 ha infatti inesorabilmente cambiato le nostre abitudini sia a livello lavorativo che sociale.

Come professione, i podologi non sono tra quelle più direttamente in prima linea nel fronteggiare questa terribile situazione. Infatti quasi la totalità dei Podologi svolge un lavoro libero professionale e purtroppo non siamo presenti all’interno del SSN, se non in qualche reparto di piede diabetico.

In questo periodo però non è venuta meno l’attenzione che prestiamo alle patologie podaliche che possono colpire i nostri pazienti.

ACRO-ISCHEMIA E CORRELAZIONE CON IL COVID

Sebbene i diversi DPCM non prevedevano la chiusura dei nostri studi, anche su indicazione della FNO e per alto senso civico abbiamo trattato solamente le patologie improcrastinabili come ad esempio i pazienti con piede diabetico, piede reumatico e casi di infezioni come onicocriptosi. Per tutti gli altri casi ci siamo adoperati per prestare assistenza mediante un servizio, anche a titolo gratuito, di teleassistenza così da valutare, grazie ad immagini iconografiche, la reale situazione, cercando di dare maggior indicazioni possibili per evitare lo spostamento di persone sia verso i nostri studi che verso le strutture ospedaliere o dai MMG.

Inoltre, come evidenziato da alcuni studi clinici, è emersa una possibile correlazione tra la presenza di acro-ischemia acuta ed infezione da Covid19 specialmente in soggetti giovani asintomatici. Queste lesioni si manifestano specialmente sulle dita dei piedi hanno un colore violaceo simile a quello che si riscontra nei geloni. Per questo abbiamo dovuto prestare la massima attenzione ad un eventuale presenza di tale sintomatologia, che chiaramente doveva essere correlata anche agli altri sintomi di Covid19 come tosse, febbre, difficoltà respiratorie ecc., durante la teleassistenza, così da poter monitorare la situazione ed eventualmente invitare il paziente a contattare il proprio medico di MMG o le Autorità preposte.

Ad oggi ormai entrando nella così detta Fase 2, ci troviamo ad affrontare numerosi cambiamenti nella gestione dei nostri studi, infatti dobbiamo rispettare tutte quelle indicazioni emanate dalle autorità preposte come OMS e ISS per la gestione in sicurezza dei pazienti all’interno dei nostri ambulatori.

LE MISURE PER GLI STUDI PODOLOGICI

Per prima cosa abbiamo intensificato la sanificazione sia della nostra unità operativa, che di tutti gli spazi comuni, svolgiamo la nostra attività esclusivamente su appuntamento, evitando la presenza di persone in sala d’attesa e comunque mantenendo una distanza interpersonale di almeno un metro. Facciamo un attento e scrupoloso triage telefonico prima di fissare un appuntamento ed inoltre è consentita l’entrata al paziente solo se munito dei DPI necessari, guanti e mascherina i quali eventualmente vengono anche forniti da noi: proprio la non reperibilità e il costo dei DPI sono una delle più grandi criticità che ci troviamo ad affrontare.

La cosa più triste comunque è vedere i nostri pazienti che entrano con lo sguardo preoccupato, impauriti, ci trovano tutti coperti con camice, mascherina, cuffia per capelli e visiera. Non possiamo neanche avvicinarci per una cordiale stretta di mano, da lontano ci limitiamo ad un frettoloso buongiorno o buonasera e subito gli chiediamo di disinfettarsi le mani. Al contrario nel nostro lavoro, prima di questo maledetto virus, vi era una forte interazione sociale, con molti pazienti quasi si instaurava un’amicizia, si parlava del più e del meno o addirittura si facevano delle vere e proprie confidenze, ci si prendeva un buon caffè insieme, ora invece sembra tutto un lontano ricordo e i rapporti sembrano diventati asettici.

Come in ogni periodo di crisi c’è sempre chi ci specula sopra: ci riferiamo a tutti gli abusivi che approfittando della mancata erogazione della nostra assistenza si sono fatti strada mettendo a rischio la loro salute e quella di tutti i cittadini. Per questo invito tutti gli utenti ad informarsi preventivamente se il professionista è iscritto all’ordine dei TSRM-PSTRP, poiché solo così avrà le dovute garanzie che si tratti veramente di un professionista sanitario abilitato all’esercizio della sua professione, che sia costantemente aggiornato mediante l’acquisizione dei crediti ECM e che rispetti tutte le norme igienico sanitarie fondamentali non solo in questo particolare periodo.

Il nostro ordine ha messo a disposizione sul suo sito corsi on-line gratuiti organizzati dall’ISS che trattano l’emergenza Covid, riuscendo così a formare e aggiornare i professionisti che sono iscritti allo stesso.