Ormai ad ogni età, a causa della mascherina, gli occhi restano l’unico messaggero in grado di esprimere le emozioni che non possiamo più comunicare con il resto del volto. Lo sanno bene gli Ortottisti e Assistenti in oftalmologia che in questo articolo della Commissione d’Albo di Roma raccontano come è cambiato il loro approccio verso il paziente in questo anno pandemico in cui hanno reinventato la propria pratica clinica utilizzando sempre strategie che facciano vivere la valutazione ortottica come un momento sereno, che possa sembrare un gioco per i più piccoli. Una particolare attenzione è stata rivolta anche verso gli anziani dove si registrano difficoltà legate all’appannamento degli occhiali. Per loro, in questo momento di chiusura, è fondamentale riuscire a leggere, a guardare la tv, a svolgere in autonomia tutte le piccole azioni quotidiane nella propria abitazione. Tanti, purtroppo, gli appuntamenti disdetti per paura del contagio che hanno comportato in molti casi una discontinua presa in carico del paziente.
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