L’ictus cerebrale costituisce la seconda causa di morte e la terza causa di disabilità a livello mondiale e la prima causa di disabilità negli anziani. Nel 35% dei pazienti colpiti da ictus, globalmente considerati, residua una disabilità grave (Linee Guida Italiane SPREAD,2017).
In occasione della giornata di sensibilizzazione contro la grave patologia cerebrale che si celebra il 29 ottobre, la CdA dei Logopedisti di Roma e Provincia vuole sottolineare il grande lavoro di numerosi logopedisti che ogni giorno, nei reparti di riabilitazione, in ambulatorio e a domicilio operano per aiutare le persone colpite da ictus.
IL LOGOPEDISTA SVOLGE UN RUOLO IMPORTANTE NELLA RIABILITAZIONE DI NUMEROSI DEFICIT IN SEGUITO AD ICTUS
Disfagia
La disfagia è il termine clinico utilizzato per descrivere la difficoltà di deglutizione di cibi solidi e liquidi. La conseguenza è il passaggio di alimenti nel canale respiratorio invece che in quello alimentare. Il transito di cibo in trachea è un fenomeno potenzialmente pericoloso che può portare, se non trattato, alla polmonite.
La polmonite, che include la polmonite da aspirazione, è la seconda più frequente complicanza infettiva nel paziente con ictus acuto. La disfagia è una conseguenza frequente dell’ictus con ricadute negative sull’esito clinico e funzionale, sulla mortalità e sui tempi di degenza.
Una valutazione clinica standardizzata del rischio di disfagia (usando il BSA: Bedside Swallowing Assessment) e un test semplice, quale il test della deglutizione di acqua, sono raccomandati in tutti i pazienti con ictus acuto. Lo screening è generalmente a carico dell'infermiere. In caso di screening positivo viene richiesta una valutazione logopedica e, a seconda dei segni clinici, una valutazione strumentale della dinamica deglutitoria.
Il logopedista, al termine della sua valutazione, consiglia o meno un’alimentazione per via orale ed eventuali modifiche alle consistenze del cibo (è indicato l’impiego della dieta progressiva per la disfagia: da semisolido, a solido morbido, a vitto comune). Il logopedista può inoltre suggerire posture e manovre di compenso per una più sicura alimentazione in sicurezza ed iniziare un programma riabilitativo che includa esercizi per l'incremento della funzione motoria orofaringea in associazione al monitoraggio delle difficoltà con eventuale cambio di consistenza reologica del cibo.
Il logopedista svolge inoltre attività di counseling a pazienti, caregivers e familiari sulle modalità di gestione dell’alimentazione (modalità di preparazione ed arricchimento degli alimenti, tecniche posturali ottimali, specifici ausili per la somministrazione di alimenti).
Afasia
L'afasia è un disturbo del linguaggio che altera la capacità di espressione e/o di comprensione delle parole. In presenza di afasia è raccomandata la presa in carico logopedica al fine di garantire una dettagliata valutazione e un trattamento adeguato. Nella presa in carico del paziente con afasia il logopedista considera i potenziali benefici di supporti, strategie, ausili a bassa o ad alta tecnologia per la comunicazione. Il logopedista inoltre fornisce indicazioni ai familiari/caregivers/componenti del team riabilitativo sulla natura del danno comunicativo e linguistico e sulle modalità comunicative e riabilitative più efficaci.
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Disartria
La disartria è un disturbo dell'articolazione dei suoni linguistici. In presenza di disartria il logopedista esegue una valutazione approfondita, stila un programma riabilitativo identificando obiettivi e strategie di trattamento. Il trattamento logopedico è finalizzato all’incremento dell’intelligibilità dell’eloquio o, ove ciò non avvenga, all’insegnamento di tecniche di comunicazione aumentativa alternativa.
Il logopedista svolge attività di counseling ai pazienti/familiari/caregivers allo scopo di informarli e indirizzarli alle modalità più efficaci di comunicazione con il paziente.
Deficit cognitivi
I deficit di attenzione sono uno dei deficit cognitivi più frequentemente osservati dopo l’ictus ed interferiscono in maniera significativa sulla partecipazione del paziente al trattamento motorio e cognitivo. Il trattamento dei disturbi attentivi è mirato a recuperare l’efficienza attentiva, promuovere strategie di compenso, favorire l’autonomia nella vita quotidiana, educare i familiari all’utilizzo delle modalità più adeguate di gestione della disabilità emergente.
Il trattamento della Negligenza Spaziale Unilaterale (neglect) è mirato a migliorare il livello di consapevolezza e di motivazione, a recuperare la capacità di esplorazione visuo-spaziale, a migliorare l’autonomia nella attività della vita quotidiana e il recupero motorio.
Il trattamento delle funzioni esecutive è mirato a potenziare il livello di consapevolezza e di motivazione, a favorire l’autonomia nella vita quotidiana, a recuperare abilità legate alle funzioni esecutive, a promuovere strategie di compenso, ad addestrare i familiari alla gestione della disabilità emergente.
Il trattamento dei disturbi di memoria è mirato a potenziare il livello di consapevolezza e di motivazione, a favorire l’autonomia nella vita quotidiana attraverso il recupero dell’efficienza mnesica, a promuovere strategie di compenso atte a superare i disordini di memoria, ad educare i familiari alla sollecitazione ed all’utilizzo delle modalità più adeguate di compenso della disabilità emergente. In presenza di disturbi di memoria insorti dopo l’ictus è indicato il ricorso ad ausili passivi ed attivi che facilitino le attività della vita quotidiana.
Il trattamento dell’aprassia è mirato a recuperare la capacità di programmare il gesto, a promuovere l’autonomia nella vita quotidiana attraverso il recupero dell’attività gestuale, ad addestrare i familiari alla sollecitazione ed all’utilizzo del gesto.
Il logopedista dunque ricopre un ruolo rilevante all'interno dell'equipe multidisciplinare, stila il programma riabilitativo atto ad aiutare il paziente nel gestire le molteplici conseguenze disabilitanti e favorisce il miglior recupero possibile includendo i caregiver e i familiari.
CdA Logopedisti Roma e Provincia